mercoledì 29 aprile 2009
Lolita.
Penna su carta.
Federica Orlati.
“Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato, per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta.
Una sua simile l’aveva preceduta? Ah sì, certo che sì! E in verità non ci sarebbe stata forse nessuna Lolita se un’estate, in un principato sul mare, io non avessi amato una certa iniziale fanciulla. Tanti anni prima della nascita di Lolita quanti erano quelli che avevo io quell’estate.”
Lolita, Nabokov
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